Il lavoro di inventariazione analitica dell’Archivio ci offre una novità: a tre mesi dalla morte il nostro Luigi fece un testamento olografo, finora sconosciuto.
Del testamento dello Stefanini ne parlava Glori Cappello, nel suo volume: LUIGI STEFANINI, Dalle opere e dal carteggio del suo Archivio, Libri della Fondazione Luigi Stefanini, n. 6, Treviso 2006, pp.871-874.
Paolo Stefanini, nella sua poetica e vibrante testimonianza sul padre, ci offre il Testamento che Luigi redasse subito dopo l’8 settembre: il testamento è del 9 settembre 1943: “…Nulla quanto gli avvenimenti degli ultimi mesi e specialmente quelli degli ultimi giorni, infausti per la patria, rendono evidenti la fragilità e la precarietà dell’umana esistenza…”
Il 9 ottobre 1955, trovandosi ormai nel vortice di quella malattia che era iniziata a Cortina , e che lo aveva costretto al ritorno anticipato a Padova, redasse il testamento, di cui renderemo partecipi i nostri amici Stefaniniani con successivi interventi. Paolo Donà Segretario Fondazione Stefanini
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