PERSONE e IDEE, di Renato Pagotto
Sono le persone che governano le idee o sono le idee a governare le persone? Sembra una questione peregrina. In realtà è vita quotidiana.
È evidente, infatti, che le persone utilizzano le idee (ragionamenti) per raggiungere certi obiettivi, per giustificare determinati comportamenti.
Quando due o più discutono, espongono delle idee, su quelle si confrontano, sono in accordo o disaccordo. In cosa dovrebbero accordarsi?
Tutti diciamo: nella verità in cui riconoscersi. Ossia in una realtà che accomuna tutte le persone. Verità come sinonimo di realtà.
Eppure avviene il reciproco misconoscimento. Le persone non si riconoscono aderenti alle stesse idee. Che cosa non funziona?
Qui sta il nesso profondo della questione. Avviene che le persone spesso adottano delle idee per motivi legati ai propri desideri. I desideri prendono la forma delle idee per farsi valere. Ma i desideri non sono la verità. Sono gusti, convenienze dei singoli individui, ognuno con la propria storia, educazione, appartenenza. Se l’attaccamento (cioè l’emotività, il sentimento) è più forte del ragionamento disinteressato (ricerca), troverà sempre idee, ideologie, modi di pensare cui legare la persona. In tal caso, piuttosto frequente, la persona si lascia governare dalle idee. In questo tradisce sé stessa. Perché? Perché viene meno alla sua vocazione che la rende autentica nella verità che rende liberi. Tradisce sé stessa se non mette la verità al di sopra delle idee, cioè delle formulazioni, che si mascherano da teorie o sistemi, cui sottomettere il senso della persona.
La persona è al di sopra di ogni sistema di idee. Se ne serve ma non ne è governata. Le sue scelte appartengono alla sua libertà interiore, che nessuna ideologia, o religione, o modello sociale possono sostituire.
Ciò non significa non assumerne i valori, con i loro significati comunitari. Ma questo è un altro discorso. La persona, come dice Stefanini, più che portatrice di valori, ne è costitutiva. È essa il più autentico valore. Nessuna idea può esprimerla. In ciò sta la componente di mistero che la connota, in quanto ” imago Dei”. Renato
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